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Le dormeur du val

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[ Traduzione libera di Alessandra Ponticelli Conti ]

 

 

 

LE DORMEUR DU VAL

 

C’est un trou de verdure où chante une rivière,

Accrochant follement aux herbes des haillons

D’argent; où le soleil , de la montagne fière,

Luit: c’est un petit val qui mousse de rayons.

 

Un soldat jeune, bouche ouverte, tête nue,

Et la nuque baignant dans le frais cresson bleu,

Dort; il est étendu dans l’herbe, sous la nue,

Pâle dans son lit vert où la lumière pleut.

 

Les pieds dans les glaïeuls, il dort. Souriant comme

Sourirait un enfant malade, il fait un somme:

Nature, berce-le chaudement: il a froid.

 

Les parfums ne font pas frissonner sa narine;

Il dort dans le soleil, la main sur sa poitrine,

Tranquille. Il a deux trous rouges au côté droit.

 

 

 

CHI DORME NELLA VALLE

 

E’ un varco nel verde dove canta un torrente

Folle, imbrigliando alle erbe gli stracci

D’argento; dove il sole splende dall’altera montagna,

E’ una gola schiumante di raggi.

 

Dorme un soldato, giovane, la bocca aperta, la testa nuda

E la nuca inzuppata nella frescura azzurra  del  nasturzio,

Dorme; è disteso sull’erba, sotto una nube,

Pallido nel suo letto verde dove piove la luce.

 

I piedi nei gladioli, dorme. Sorride come

Un bimbo malato, fa tutto un sonno,

Ha freddo; col tuo tepore cullalo, o  Natura.

 

Non fremono ai profumi le narici;

Dorme nel sole, la mano sul petto,

Tranquillo. Ha due fori vermigli al fianco destro.


 Alessandra Ponticelli Conti - 10/09/2014 18:45:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Cara Teresa,
grazie per il giudizio positivo che, gentilmente, hai espresso nei confronti della mia traduzione.
Un saluto affettuoso
Alessandra

 Teresa Nastri - 10/09/2014 16:43:00 [ leggi altri commenti di Teresa Nastri » ]

Sono ancora io : per assurdo che possa apparire, nell’ansia di gustarne appieno la bellezza, avevo trascurato di leggere il nome di Rimbaud

 Teresa Nastri - 10/09/2014 16:39:00 [ leggi altri commenti di Teresa Nastri » ]

Mi associo agli apprezzamenti di tutti i commentatori che mi hanno preceduta nella lettura: in modo particolare mi ha emozionata il verso "Nature, berce-le chaudement: il a froid."

Bellissima anche la traduzione: entrambe le versioni mi hanno spinta a cercare nel mio Petit Larousse eventuali altre sfumature semantiche.
I miei apprezzamenti - con un grazie - vanno anche scelta della Redazione che ha proposto il testo, ma credo che mi sia sfuggita l’indicazione dell’Autore.

 Alessandra Ponticelli Conti - 06/07/2012 17:22:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Ringrazio tutti coloro che hanno apprezzato la mia traduzione.

 Teresa - 25/06/2012 21:56:00 [ leggi altri commenti di Teresa » ]

che bella traduzione
grazie.

 Luciana Riommi Baldaccini - 25/06/2012 17:34:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Veramente intensa e profonda, pur nella sua luce chiara, questa immagine della morte. Complimenti per la traduzione.

 Narda Fattori - 25/06/2012 16:36:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

Splendida poesia dove la morte avvicina alla bellezza; la guerra ha restituito la creatura al creato; l’ha annidata là dove esplodono i colori e i profumi . Mi ha ricordato "La guerra di Piero" , più articolata ma forse meno intensa perché qui c’è un finale a sorpresa.
Forse veramente gli dei amano i loro giovani più talentuosi, amato Rimbaud.
Conoscendo un po’ di francese , trovo anche che sia stata tradotta con grande cura , nel rispetto della ricerca lessicale e in quella espressionista- impressionista.
Ancora una volta La Recherche ci fa un bel dono.
Narda

 Maria Musik - 25/06/2012 14:55:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Testo di una bellezza disperante. La traduzione è, a mio avviso, veramente notevole.

 Loredana Savelli - 25/06/2012 11:16:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Splendido testo, onorato da una traduzione eccellente. Ho notato la cura nel ricreare il suono (assonanze, consonanze, rime interne) presenti nell’originale (ad esempio, nella seconda strofa: nuda, nuca, nube, luce).
L’arte della traduzione è un’arte invisibile ma di grande spessore.
Un plauso, dunque, ad Alessandra Ponticelli, che fa splendere il testo di Rimbud anche nella lingua italiana. Apprezzabile, secondo me, anche la scelta dei versi liberi.

(Si sarà ispirato a questo testo Fabrizio de André?)

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